martedì 9 settembre 2014

OGNI MINUTO CAMBIA LA VERSIONE DEL GOVERNO SUL BLOCCO STIPENDI. METTETEVI D’ACCORDO!


Che gran confusione. Un cosa è certa, sulla protesta delle forze di polizia il governo ha guadagnato un altro flop. Mi chiedo, tra di loro, si parlano? Insomma non si sono mai chiesti che il governo deve uscire con una sola voce? Incontrovertibile, mostrando stabilità almeno nelle decisioni, visto che economicamente vacilliamo. E no. Non son bravi neanche in quello. Mai vista una settimana più confusionaria. Meno male che dovevano “combattere” con le forze dell’ordine in patria, fossero forze ostili straniere, saremmo spacciati!


Abbiamo un Premier che, a ridosso del comunicato di protesta delle forze di polizia, si lascia andare ad infelici e controproducenti dichiarazioni senza conoscere, neanche lontanamente, il motivo del contendere, confondendo blocco contrattuale e tetto salariale.
Il ministro Madia che non contenta della bufera appena scoppiata, rincara la dose tirando fuori per l’ennesima volta i “benedetti” 80 euro, il ministro Alfano che si arrampica sugli specchi, spara cifre a casaccio e non sapendo come fare inferocire ancora di più il Paese ci parla di quanto siamo bravi con Mare Nostrum. Il vice ministro all’interno Bubbico che non sa dove pescare le risorse (circa 800 milioni di euro, a fronte di 800 miliardi circa del costo complessivo della macchina statale). Di contro, il sottosegretario Bocci, dello stesso dicastero di Bubbico ed Alfano ha la certezza di uno sblocco a breve, anticipandolo addirittura in autunno (!), della stessa idea speranzosa il Sottosegretario alla Difesa Rossi. Angelo Rughetti, sottosegretario all’economia, chiarisce: “ le forze di Polizia protestino e scioperino se vogliono!”. Abbiamo dato gli 80 Euro (!). Un incontro non cambia la sostanza delle cose!” Questo per quanto concerne gli illustri membri del governo.
Poi una lunga filiera di arrivisti dell’ultimo minuto (di ogni partito!) del mondo della politica che ritengono ingiusto e vergognoso il trattamento tributato alle forze di polizia, dimenticando che sedevano sullo stesso scranno che negli ultimi quattro anni ha tagliato risorse e stipendi alle forze di polizia.
Non contento l’amato Renzi, asseritamente vittima di un ricatto da parte dei sindacati, (che hanno osato chiedere quanto spetta di diritto) tira fuori dalla manica un dossier che prevede l’unificazione, l’accorpamento tra le forze di polizia, tagli per 7 miliardi e chi più ne ha più ne metta.

Ma ovviamente queste si chiamano riforme non ricatti.

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